Un terribile inverno
Quell'anno, l'inverno fu terribile. Sin dalla fine di novembre, dopo una settimana di brinate, aveva preso a nevicare. In una notte, la pianura rimase sepolta.
Le masserie isolate, nelle loro corti quadrate, dietro le file dei grandi alberi brinati, sembravano addormentarsi sotto il cumulo di quel muschio bianco e leggero. Nessun rumore per la campagna immobile: soltanto i corvi, a stormi, descrivevano lunghe strisce nel cielo, cercando inutilmente di che mangiare, piombando tutti insieme sui campi e bazzicando. Nient'altro si udiva che il fruscio vago e continuo di quel pulviscolo che sempre cadeva. Per otto giorni interi continuò a nevicare, poi smise. E, per tre settimane, il cielo fu terso come un cristallo azzurro di giorno, e di notte tutto cosparso di stelle, che parevano cristalli di brina, tanto il vasto spazio si stendeva sullo specchio duro, unito e lucente della neve. Il piano, le siepi, gli olmi ai margini dei campi, tutto sembrava morto, ucciso dal freddo. Né uomini, né bestie uscivano più solo i camini. delle capanne, incappucciati dI bianco, rivelavano la vita nascosta coi sottili pennacchi di fumo che salivano diritti nell'aria gelida.
Guy de Maupassant
Immagine: floretum