«Insegnare è un lavoro bellissimo, peccato che gli insegnanti siano malpagati». Lo ha detto Papa Francesco alzando gli occhi dal testo scritto per guardare in faccia i duemila insegnanti dell’UCIIM ricevuti in udienza sabato 14 marzo nell’Aula Paolo VI. Non è l’esordio dell’oratore che vuole ingraziarsi l’uditorio e accattivarsene la simpatia; è lo stile papale papale di Francesco che non ci gira intorno per manifestare il suo pensiero e la vicinanza all’altro che gli sta di fronte e accanto.
Ci vorrebbero più soldi in tasca ogni mese agli insegnanti, dice tanto per iniziare; lo dice prima ancora di ogni enunciazione di principio, prima di ricordare ai docenti cattolici di essere “insegnanti capaci di dare un senso alla scuola, allo studio e alla cultura”...
Ci vorrebbero più soldi in tasca ogni mese agli insegnanti, dice tanto per iniziare; lo dice prima ancora di ogni enunciazione di principio, prima di ricordare ai docenti cattolici di essere “insegnanti capaci di dare un senso alla scuola, allo studio e alla cultura”...
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