Lo strano fiore
Un giorno, in un giardino, nacque un fiore strano: brutto, storto, con un enorme disco di bronzo sullo stelo sottile. Tutti gli altri fiori lo guardavano con disprezzo e non lo volevano vicino, per paura che la sua bruttezza nuocesse a loro dinanzi agli uomini. Gli animali del cortile, conigli, galline e persino i pulcini lo schernivano e lo chiamavano: "Brutto sgorbio e mostriciattolo" e altri nomignoli del genere. Il povero fiore soffriva, ma non si lamentava: taceva e guardava il Sole che amava e ammirava con tutte le sue forze.
Il Sole si accorse di quell'umile e silenziosa adorazione e decise di premiare il fiore. Un giorno volse i suoi raggi splendenti al suo umile ammiratore, e alcuni di questi raggi rimasero attaccati al disco di bronzo, circondandolo di un'aureola d'oro. Allora il fiore crebbe al di sopra degli altri suoi compagni, alto e sottile, proteso verso il Sole.
"Porterai il mio nome - gli disse il Sole - e sarai il mio amico prediletto. Coi tuoi petali d'oro gli uomini tingeranno d'oro i loro abiti, con i tuoi semi si nutriranno gli uccellini. Anche il tuo olio sarà utile e ricercato".
Così nacque il girasole.
Marina Spano
Immagine: centroilgirasole
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La leggenda del crisantemo
Antologia
Il testo narrativo
Un giorno, in un giardino, nacque un fiore strano: brutto, storto, con un enorme disco di bronzo sullo stelo sottile. Tutti gli altri fiori lo guardavano con disprezzo e non lo volevano vicino, per paura che la sua bruttezza nuocesse a loro dinanzi agli uomini. Gli animali del cortile, conigli, galline e persino i pulcini lo schernivano e lo chiamavano: "Brutto sgorbio e mostriciattolo" e altri nomignoli del genere. Il povero fiore soffriva, ma non si lamentava: taceva e guardava il Sole che amava e ammirava con tutte le sue forze.
Il Sole si accorse di quell'umile e silenziosa adorazione e decise di premiare il fiore. Un giorno volse i suoi raggi splendenti al suo umile ammiratore, e alcuni di questi raggi rimasero attaccati al disco di bronzo, circondandolo di un'aureola d'oro. Allora il fiore crebbe al di sopra degli altri suoi compagni, alto e sottile, proteso verso il Sole.
"Porterai il mio nome - gli disse il Sole - e sarai il mio amico prediletto. Coi tuoi petali d'oro gli uomini tingeranno d'oro i loro abiti, con i tuoi semi si nutriranno gli uccellini. Anche il tuo olio sarà utile e ricercato".
Così nacque il girasole.
Marina Spano
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