Domani, 2 settembre, inizia un nuovo anno scolastico. L'auspicio è che qualcosa cambi (mi auguro in meglio) e che venga riconosciuta la professione di insegnante come basilare per la società, il suo miglioramento come imprescindibile meta di un Paese civile.
Insegnanti maltrattati, mal retribuiti, da taluni mal considerati. E' ora di cambiare rotta, per il bene di tutti, è ora che chiunque governi la nostra bella e bistrattata Italia, metta al primo posto il futuro delle nuove generazioni. Questo significa educare, educare, educare. Se non si capisce questo, non si va da nessuna parte.
Insegniamo ai nostri alunni principalmente a ragionare, e questo significa amare lo studio, amare la vita, amare gli altri.
Di crescente e inquietante attualità il deterioramento del clima che mette a rischio la nostra stessa esistenza. Questo tema va affrontato nelle aule e fuori di esse: i bambini sono sensibili a questo tema molto più di chi nel pianeta ha le leve del potere (ma avranno dei figli? o si tratta di poca perspicacia?).
Cresciamo insieme ai nostri alunni, ai nostri figli, miglioriamo insieme, la vita è troppo bella per essere gettata via.
Vi abbraccio tutti idealmente e vi auguro ogni bene.