L'usignolo
E' poco più grosso di un passero, di color bruno rossiccio, bianco grigio inferiormente. Si riconosce per il becco lungo e sottile, un po' compresso ai lati, con i margini taglienti, e un po' uncinato alla punta. Ha zampe alte, coda lunga.
E' un uccello migratore: arriva in aprile per ripartire in settembre, svernando poi in Africa. Vive nelle località ricche di cespugli, sul limitare del bosco e dei giardini. Costruisce il suo nido tra le foglie cadute sul terreno, in mezzo alle ceppaie di intricati cespugli dove il suo colore lo protegge, poiché si confonde perfettamente con quello delle foglie morte.
Quando qualche nemico gli si avvicina, subito lo sente per il rumore delle foglie secche smosse, ed allora, con un volo basso e rapido come una freccia, scompare in mezzo ad altri cespugli più fitti: non teme però l'uomo, e si lascia avvicinare facilmente. Procede in cerca di cibo salterellando con le ali abbassate ed agitando la coda: appena vede qualche insetto o vermicello, gli è sopra d'un balzo.
Il suo canto è melodioso, con grande varietà di trilli, e si ode dal mattino alla sera, nei mesi di maggio e di giugno.
G. Della Bella
L'usignolo
Schema del testo
Introduzione e aspetto fisico
E' poco più grosso di un passero, di color bruno rossiccio, bianco grigio inferiormente. Si riconosce per il becco lungo e sottile, un po' compresso ai lati, con i margini taglienti, e un po' uncinato alla punta. Ha zampe alte, coda lunga.
Comportamento
E' un uccello migratore: arriva in aprile per ripartire in settembre, svernando poi in Africa. Vive nelle località ricche di cespugli, sul limitare del bosco e dei giardini. Costruisce il suo nido tra le foglie cadute sul terreno, in mezzo alle ceppaie di intricati cespugli dove il suo colore lo protegge, poiché si confonde perfettamente con quello delle foglie morte.
Qualche episodio
Quando qualche nemico gli si avvicina, subito lo sente per il rumore delle foglie secche smosse, ed allora, con un volo basso e rapido come una freccia, scompare in mezzo ad altri cespugli più fitti: non teme però l'uomo, e si lascia avvicinare facilmente. Procede in cerca di cibo salterellando con le ali abbassate ed agitando la coda: appena vede qualche insetto o vermicello, gli è sopra d'un balzo.
Conclusione
Il suo canto è melodioso, con grande varietà di trilli, e si ode dal mattino alla sera, nei mesi di maggio e di giugno.
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