L'elaborazione di un descrizione può essere di tipo oggettivo o soggettivo. Nel primo caso chi scrive non esprime le proprie sensazioni, emozioni o stati d'animo, ma si limita ad osservare e descrivere in modo impersonale. Nel secondo accanto alla descrizione oggettiva di una persona, un animale o una cosa, si esprimono considerazioni di carattere personale. Chiariamo meglio con un esempio di lavoro:
La descrizione oggettiva
Un sasso
E' un sasso di piccole dimensioni. Ruvido al tatto; ritrae un gatto grigio con gli occhi gialli e le pupille nere con un puntino bianco che riflette la luce; il naso è di un colore rosso tenue di forma triangolare. Il musetto è in parte bianco abbellito da dei piccoli puntini grigi e da dei bei baffi lunghi e bianchi disposti a raggiera. Lo utilizzo come fermacarte, ma anche come decorazione.
La descrizione soggettiva
Il mio sasso
Il mio sasso, di piccole dimensioni; ruvido al tatto, ritrae un gatto che sembra ti guardi sornione con i suoi occhietti gialli e le pupille nere con un puntino bianco che riflette la luce. E' simpatico il suo nasetto dal colore rosso tenue, di forma triangolare. Il musetto è in parte bianco abbellito da dei piccoli puntini grigi e da dei bei baffi lunghi e bianchi disposti a raggiera, simili a fili di seta. Ci sono affezionato, mi fa pensare alla gatta che non ho più. E' utile come fermacarte, ma è piacevole da vedersi e lo carezzo come fosse vero.
Rileggo le due descrizioni ed evidenzio in rosso la differenza tra la descrizione oggettiva e soggettiva.
La descrizione oggettiva
Un sasso
E' un sasso di piccole dimensioni. Ruvido al tatto; ritrae un gatto grigio con gli occhi gialli e le pupille nere con un puntino bianco che riflette la luce; il naso è di un colore rosso tenue di forma triangolare. Il musetto è in parte bianco abbellito da dei piccoli puntini grigi e da dei bei baffi lunghi e bianchi disposti a raggiera. Lo utilizzo come fermacarte, ma anche come decorazione.
La descrizione soggettiva
Il mio sasso
Il mio sasso è di piccole dimensioni; ruvido al tatto, ritrae un gatto che sembra ti guardi sornione con i suoi occhietti gialli e le pupille nere con un puntino bianco che riflette la luce. E' simpatico il suo nasetto dal colore rosso tenue, di forma triangolare. Il musetto è in parte bianco abbellito da dei piccoli puntini grigi e da dei bei baffi lunghi e bianchi disposti a raggiera, simili a fili di seta. Ci sono affezionato, mi fa pensare alla gatta che non ho più. E' utile come fermacarte, ma è piacevole da vedersi e lo carezzo come fosse vero.
(e.b.)
Eccovi altre unità didattiche relative alla descrizione soggettiva ed oggettiva da cui poter trarre spunto per le attività educativo didattiche di apprendimento:
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