Il lupo perde il pelo, ma non il vizio
Il signor Lupo De Lupis ogni sera amava cantare una canzone alle stelle e alla luna, anche perché dotato di una voce dolce ed armoniosa. Affacciato al terrazzo dopo aver ammirato il cielo stellato cantava: “La luna, le stelle ci parlan d'amor … “. I vicini tuttavia non apprezzavano il suo bel canto ed inserirono, nel regolamento del condominio, il divieto assoluto di cantare la notte, pena una multa piuttosto alta da pagare. Ma il signor Lupo non si diede affatto per vinto e, quando il cielo divenne limpido e ricoperto di stelle, riprese con le sue dolci melodie. Arrivò puntuale una multa piuttosto salata.
Nonostante ciò l'indomabile signor De Lupis continuò le sue serenate e, di conseguenza, pagò tante di quelle multe che rimase quasi in miseria.
Ma ecco che una notte di luna piena gli apparve in sogno una stella che dolcemente gli sussurrò: “Scrivi questi numeri e giocali al superenalotto”.
Detto fatto, l'uomo li scrisse nel suo taccuino e, di prima mattina, giocò i numeri.
Dopo qualche giorno alla prima notte stellata riprese la sua serenata nella notte luminosa. Pagò multe su multe, tanto che tutti i condomini divennero ricchi e, tutto sommato, non si arrabbiarono granché. Lupo De Lupis ora poteva continuare con le sue dolci serenate, i soldi incassati dall'enorme vincita glielo consentivano.
E' proprio vero, “Il lupo perde il pelo, ma non il vizio”.
Ercole Bonjean
Perché si dice: "Vivi e lascia vivere"
Perché si dice: "Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino"
Perché si dice "Chi dorme non piglia pesci"?
Perché si dice: "Aiutati che Dio t'aiuta"