Tema
Voglia di volare
C'era una volta una farfallina di nome Gina che volava tranquilla con i suoi genitori e le sue amiche.
Giocavano in un bel posto cioè in un prato pieno di fiori e di erbetta tutta verde. Si posava sui fiori e, ogni volta che vedeva un rospo, scappava e dava l'allarme alle amiche di allontanarsi.
Gina e le compagne si misero d'accordo e andarono in un bosco per stare lontane dai rospi anche se il posto era spaventoso con animali che per loro erano dinosauri.
Vi erano bisce, animali velenosi, carnivori ed erbivori.
Spaventate volarono a più non posso verso il prato e si posarono su un albero.
Gina però non vide la resina e cadde.
Quando fu a terra, si accorse di non avere più la polverina sulle ali e di non riuscire più a volare. La povera Gina era rimasta da sola perché le sue amiche l'avevano abbandonata. dopo tanti tentativi era sempre allo stesso punto e riusciva a fare solo dei piccoli saltini che duravano non più di un secondo.
Un bambino di nome Tom la vide, la prese in mano e visto che vicino al prato c'era un piccolo ruscello, la bagnò buttandole tre o quattro gocce sulle ali.
Visto che la situazione peggiorava sempre di più, la lasciò sul prato e ritornò a giocare con i suoi amici Larry e Jane. Jane era molto amica degli animali e, per non lasciarla sola, la prese in mano e cercò di aiutarla. Dopo due ore si fece notte e Jane dovette tornare a casa dei suoi genitori. Il mattino seguente Jane ritornò e Gina sembrava morta, ma resistette ancora. Tom arrivò con la borsetta del pronto soccorso e cercò di curarla, ma era tutto inutile perché Tom non se ne intendeva di medicina e nemmeno Jane.
Tom e Jane se ne andarono desolati. Dopo pochi minuti arrivò una fatina che si chiamava Trilly.
Dalla sua bacchetta magica usciva una polverina dorata e Gina riprese immediatamente a volare: era in grandissima forma.
La piccola farfallina ringraziò Trilly per averle salvato la vita.
Gina in questo modo ritrovò la felicità e la gioia di volare con le sue amiche e fece loro conoscere Trilly. Così quando avevano bisogno di consigli e quando erano in difficoltà, chiedevano aiuto alla loro nuova amica che, non solo le aiutava, ma giocava anche con loro. Decisero di metterle un cappellino con il segno della croce rossa.
Chissà dove saranno ora. Trilly starà curando qualcuno? Staranno tutti bene? Nessuno può dirlo con certezza e quindi non può neanche rispondere a queste domande. Noi possiamo soltanto augurarle: Buona Fortuna!!
(Michela, classe quinta)
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