Gli scacchi a scuola
Domenica undici marzo parteciperò al ventesimo campionato provinciale di scacchi. Questa attività mi diverte molto perché, per vincere una partita, bisogna riflettere con attenzione e quindi non servono né la forza né i trabocchetti! Il gioco degli scacchi, inoltre, mi sembra che sviluppa l'intelligenza perché bisogna pensare delle strategie e dei piani tattici che coinvolgono molte mosse oltre a quella che si sta per eseguire.
A volte, mentre gioco, mi sembra davvero di diventare un re perché comando, tutto da solo, il mio piccolo esercito di pezzi.
Domenica spero di riuscire a giocare bene perché vorrei classificarmi al campionato nazionale a cui tengo molto.
Un altro mio obbiettivo è quello, sempre se mi classifico bene, di essere uno dei sei alunni che il mio maestro Ercole sceglierà per formare la squadra scolastica che parteciperà ai prossimi tornei.
Il mio maestro di scuola, oltre l'italiano e la grammatica, ha insegnato il gioco degli scacchi a tutti i suoi alunni e molti di loro, facendo passi da gigante, sono diventati molto bravi.
Io ricordo ancora quando, a Genova, mi sono aggiudicato il titolo di “Campione Regionale 2006” della mia categoria. Ero felice come una Pasqua e non stavo più nella pelle dalla gioia!!
Per domenica sono un po' preoccupato perché alcuni degli iscritti al torneo sono molto forti e preparati, ma per quel giorno i miei genitori mi hanno augurato un bel “In bocca al lupo!” E allora...”Crepi il lupo!!”.(Francesco, classe quarta)
Link correlati a questo post: