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Salviamo l'acqua per chi oggi è bambino - Educazione ambientale: lettura ed interpretazione del testo

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Salviamo l'acqua per chi oggi è bambino

Tutti i bambini del mondo conoscono la musica del mare, il canto delle onde, delle schiume, il battito dei frangenti. Chi non conosce il fragore di una burrasca che si rovescia su una spiaggia o il sospiro lievissimo della risacca nei giorni piatti e sereni di calma assoluta?
Insomma, sappiamo tutti che le acque del mare, dei fiumi, delle sorgenti dei laghi e delle lagune non sono solo la fonte e il nutrimento di ogni forma di vita, ma sono amiche di tutti noi e compagne inseparabili, elementi essenziali della natura che ci circonda.
Per questo tutti, grandi e piccoli, di qualunque Paese e lingua, dobbiamo salvare le acque. E per salvarle è sufficiente un'unica cosa: di tenerle pulite.
I governi hanno il dovere di impedire alle industrie e alle città di rovesciare centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti ogni giorno nelle acque del mondo.
Ma anche ognuno di noi deve essere attento e vigile: se l'acqua non sarà salva non ci sarà futuro per chi oggi è bambino.

F. Quilici

Analisi, comprensione, ed interpretazione del testo

Leggi attentamente il testo e rispondi alle seguenti domande:
  • Perché senza l'acqua non è possibile la vita sulla Terra?
  • Cosa possiamo fare per salvare il nostro pianeta dall'inquinamento?
  • Cosa sta a significare l'espressione "ognuno di noi deve essere attento e vigile".
  • Illustra con due disegni il testo> le acque inquinate e le acque pulite.

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"L'uccellino ferito" - Analisi, comprensione, ed interpretazione del testo

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L'uccellino ferito

Da ragazzo andavo a caccia dal mattino alla sera. Mi avevano assicurato che se fossi riuscito a mettere un granello di sale sulla coda degli uccelli, li avrei poi catturati facilmente.
Una volta trovai in mezzo al viottolo di un bosco un uccelletto che cercava di scappare. Mi avvicinai pian piano, gli gettai sopra un pugno di sale e lo raccolsi. Era tutto coperto di piume verdi. La povera bestiola mi guardava con due occhi spauriti e gemeva. Vidi infatti che, nel suo piccolo petto, era conficcato un grosso spino.
Con cura infinita glielo tolsi e piano piano disinfettai la ferita. Subito l'uccellino era diventato allegro, ma io ero indeciso se lasciarlo andare.
Da tre anni andavo a caccia tutti i giorni e, poiché non avevo preso mai nulla, mi toccava sentirmi canzonare da quelli di casa. Ecco l'occasione per dimostrare a tutti la mia capacità di cacciatore.
Mentre ero così indeciso, lui mi guardava con i suoi occhietti vispi e dolci.
Infine, vinto dalla pietà, aprii la mano, ma quale fu la mia meraviglia, quando vidi che l'uccellino, invece di andarsene si posò sulla mia spalla.

D. Garrone

Analisi e comprensione del testo
  1. Come trascorreva le giornate l'autore del racconto quando era da ragazzo?
  2. Cosa gli avevano assicurato i suoi familiari?
  3. Cosa accadde un giorno?
  4. Perché l'uccellino gemeva dal dolore?
  5. In che modo il ragazzo lo aiutò?
  6. Come reagì l'uccellino?
  7. Perché il ragazzo non era sicuro di lasciarlo andare? 
  8. Come mai il ragazzo lasciò andare l'uccellino?
  9. Cosa fece l'uccellino invece di fuggire?
Interpretazione del testo
  1. Anche tu avresti liberato l'uccellino? Perché?
  2. Prova anche tu a raccontare una storia simile a questa.

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Scheda di grammatica: gli avverbi - Spiegazioni, prove di verifica, ed esercizi di analisi grammaticale

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Il sito didattica scuola primaria propone una serie di link relativi agli avverbi inerenti al lavoro svolto in classe dalle bambine e dai bambini nella scuola primaria. Non è detto che non possano risultare utili quale spunto per le varie attività didattiche. Puoi accedere a tutti i post relativi a questo argomento ai seguenti link:

L'avverbio: spiegazioni ed esercizi di grammatica

Classificazione degli avverbi di modo, di tempo, di quantità, di luogo, di dubbio - Spiegazioni ed esercizi di grammatica.

Le locuzioni avverbiali: spiegazione ed esercizi

Esercizi di analisi grammaticale, classificazione degli avverbi

Esercizi di analisi grammaticale per la classe quinta della scuola primaria

Analisi grammaticale di frasi relative agli avverbi

Gli avverbi a fumetti

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Schede di grammatica

Ricordo alle colleghe ed ai colleghi che il motore di ricerca di Google, presente in Home page, permette di accedere a tutti i numerosi post pubblicati su tantissimi argomenti. Buona lettura a tutti Voi!

Didattica scuola primaria: i post più popolari della settimana.

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Di seguito i 10 post che hanno ottenuto il maggior numero di visualizzazioni della settimana (alla data del 30 dicembre 2017). Eccovi i link relativi:
  1. Cronaca delle vacanze di Natale (compiti) - Caro Diario ...
  2. Il testo narrativo fantastico: "Babbo Natale e le renne", scheda con lo schema del lavoro.
  3. I nomi concreti e i nomi astratti
  4. Esercizi di analisi grammaticale per la classe quinta
  5. Verifica di analisi grammaticale per la classe quarta
  6. Babbo Natale (descrizione)
  7. L'albero di Natale (leggenda) - Analisi del testo
  8. Esercizi di analisi logica per la scuola primaria
  9. L'anno nuovo di Gianni Rodari: lettura e comprensione del testo
  10. La prova della sottrazione
Ricordo alle colleghe ed ai colleghi che il motore di ricerca di Google, presente in Home page, permette di accedere a tutti i numerosi post pubblicati su tantissimi argomenti.

Colgo l'occasione per augurare a tutti Voi un sereno Anno Nuovo con tante note di felicità!
Il maestro Ercole

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"Il nocciolo" di Leone Tolstoj - Lettura, comprensione, ed interpretazione del testo - La similitudine nel testo narrativo

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Il nocciolo

La mamma aveva comprato alcune susine per i suoi bambini e le aveva messe in un piatto. Giovannino non aveva mai mangiato susine e si avvicinava continuamente al piatto per fiutarle. Il loro profumino gli piaceva; egli aveva una gran voglia di assaggiarle.
Quando Giovannino rimase solo nella stanza, non poté più resistere: prese una susina e la mangiò.
La mamma, prima del pranzo, contò le susine e vide che ne mancava una. Lo disse sottovoce al babbo.
Terminato il pranzo, il babbo domandò:
- Uno di voi ha forse mangiato una susina?
Tutti risposero di no. Giovannino diventò rosso come un gambero, ma rispose di no anche lui. No, proprio non ne aveva mangiate.
- Non è bene che qualcuno di voi abbia mangiato una susina - disse il babbo facendosi pensieroso. - ma questo è niente. La cosa più grave è che le susine hanno un nocciolo, e se qualcuno, non sapendo come si mangiano le susine, inghiotte il nocciolo, il giorno dopo muore. Io temo che succeda qualcosa del genere.
Giovannino impallidì.
- Io non l'ho mangiato il nocciolo - disse. - Io l'ho gettato fuori dalla finestra ...
Tutti risero. Ma Giovannino no, Giovannino non rise.
Anzi, per la vergogna si mise a piangere.

Leone Tolstoj

Analisi e comprensione del testo
  1. Quali sono i personaggi di questo racconto?
  2. Cosa compra la mamma?
  3. Cosa fa Giovannino?
  4. Chi si accorge che manca una susina?
  5. Cosa domanda il babbo?
  6. Cosa rispondono i bambini e Giovannino?
  7. Cosa dice il babbo?
  8. Come reagisce Giovannino alle parole del babbo?
  9. Perché viene scoperto?
  10. Per quale motivo tutti ridono?
  11. Perché Giovannino si mette a piangere?
Interpretazione del testo
  • Cosa significa il proverbio "Le bugie hanno le gambe corte"?
  • Lo trovi adatto a questa storia?
Nel testo è presente una similitudine. Prova ad individuarla e sottolineala in rosso.

Il nocciolo

La mamma aveva comprato alcune susine per i suoi bambini e le aveva messe in un piatto. Giovannino non aveva mai mangiato susine e si avvicinava continuamente al piatto per fiutarle. Il loro profumino gli piaceva; egli aveva una gran voglia di assaggiarle.
Quando Giovannino rimase solo nella stanza, non poté più resistere: prese una susina e la mangiò.
La mamma, prima del pranzo, contò le susine e vide che ne mancava una. Lo disse sottovoce al babbo.
Terminato il pranzo, il babbo domandò:
- Uno di voi ha forse mangiato una susina?
Tutti risposero di no. Giovannino diventò rosso come un gambero, ma rispose di no anche lui. No, proprio non ne aveva mangiate.
- Non è bene che qualcuno di voi abbia mangiato una susina - disse il babbo facendosi pensieroso. - ma questo è niente. La cosa più grave è che le susine hanno un nocciolo, e se qualcuno, non sapendo come si mangiano le susine, inghiotte il nocciolo, il giorno dopo muore. Io temo che succeda qualcosa del genere.
Giovannino impallidì.
- Io non l'ho mangiato il nocciolo - disse. - Io l'ho gettato fuori dalla finestra ...
Tutti risero. Ma Giovannino no, Giovannino non rise.
Anzi, per la vergogna si mise a piangere.

Leone Tolstoj

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Il testo narrativo

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Il testo umoristico

Lettura e comprensione del testo

La similitudine

La metafora

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"La Befana" filastrocca a rima baciata - Lettura e comprensione del testo

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La Befana


Un tempo la Befana
veniva col vento di tramontana
su una scopa e col saccone
mezzo pieno di carbone
e lasciava tanti doni
solamente ai bimbi buoni.
Ma poi lei è andata a scuola
e ha imparato una cosa sola:
bimbi cattivi non ci sono per niente,
non serve il carbone assolutamente!
Non serve la scopa per portare
il saccone,
si viaggia col razzo a propulsione.
Ci sono doni per tutti i bambini,
anche se non esistono più i camini.
Se il mondo è cambiato non fa niente:
la buona Befana verrà certamente.


Maria Albina Scavuzzo


Analisi e comprensione del testo
  1. Analisi e comprensione del testo
  2. Come arriva la Befana?
  3. Cosa porta con sé?
  4. A chi porta i doni la Befana?
  5. Cos’è poi accaduto?
  6. Che cosa impara la Befana a scuola?
  7. Come trasporta i regali la Befana di oggi?
  8. A chi porta i doni la Befana?
  9. Com’é adesso la Befana?






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Esercizi di analisi grammaticale per la classe terza della scuola primaria - Schede stampabili

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Eseguo l'analisi grammaticale delle seguenti frasi:
  1. Nel fitto bosco spuntano graziosi e velenosi funghi selvatici.
  2. Lo studio sviluppa l'intelligenza.
  3. Gli esercizi di grammatica migliorano la conoscenza della lingua italiana.
  4. Il mio cane è affettuoso e socievole.
  5. Sulle cime innevate spunta uno splendido raggio di luce.
  6. Le rondini volano felici nel cielo azzurro.
  7. Il mare impetuoso impedì ai pescatori di uscire dal porto.
  8. Matteo ha bevuto un bicchiere d'acqua minerale frizzante.
  9. Gli zii partiranno all'alba per un lungo viaggio.
  10. La mamma uscirà nel pomeriggio.
1.
Nel = preposizione articolata formata da in + il
fitto = aggettivo qualificativo di grado positivo maschile singolare
bosco = nome comune di cosa maschile singolare
spuntano = voce del verbo spuntare are 1^ coniugazione modo indicativo tempo presente 3^ persona plurale
graziosi = aggettivo qualificativo di grado positivo maschile plurale
e = congiunzione
velenosi = aggettivo qualificativo di grado positivo maschile plurale
funghi = nome comune di cosa maschile plurale
selvatici = aggettivo qualificativo di grado positivo maschile plurale

2.
Lo = articolo determinativo maschile singolare
studio = nome comune di cosa maschile singolare
sviluppa = voce del verbo sviluppare are 1^ coniugazione modo indicativo tempo presente 3^ persona singolare
l' (la) = articolo determinativo femminile singolare
intelligenza = nome comune di cosa femminile singolare

3.
Gli = articolo determinativo maschile plurale
esercizi = nome comune di cosa maschile plurale
di = preposizione semplice
grammatica = nome comune di cosa femminile singolare
migliorano = voce del verbo migliorare are 1^ coniugazione modo indicativo tempo presente 3^ persona plurale
la = articolo determinativo femminile singolare
conoscenza = nome comune di cosa femminile singolare
della = preposizione articolata formata da di + la
lingua = nome comune di cosa femminile singolare
italiana = aggettivo qualificativo di grado positivo femminile singolare

4.
Il = articolo determinativo maschile singolare
mio = aggettivo possessivo maschile singolare
cane = nome comune di animale maschile singolare
è = voce del verbo essere coniugazione propria modo indicativo tempo presente 3^ persona singolare
affettuoso = aggettivo qualificativo di grado positivo maschile singolare
e = congiunzione
socievole = aggettivo qualificativo di grado positivo maschile singolare

5.
Sulle = preposizione articolata formata da su + le
cime = nome comune di cosa femminile plurale
innevate = aggettivo qualificativo di grado positivo femminile plurale
spunta = voce del verbo spuntare are 1^ coniugazione modo indicativo tempo presente 3^ persona singolare
uno = articolo indeterminativo maschile singolare
splendido = aggettivo qualificativo di grado positivo maschile singolare
raggio = nome comune  di cosa maschile singolare
di = preposizione semplice
luce = nome comune di cosa femminile singolare

6.
Le = articolo determinativo femminile plurale
rondini = nome comune di animale femminile plurale
volano = voce del verbo volare are 1^ coniugazione modo indicativo tempo presente 3^ persona plurale
felici = aggettivo qualificativo di grado positivo femminile plurale
nel = preposizione articolata formata da in + il
cielo = nome comune di cosa maschile singolare
azzurro = aggettivo qualificativo maschile plurale

7.
Il = articolo indeterminativo maschile singolare
mare = nome comune di cosa maschile singolare
impetuoso = aggettivo qualificativo di grado positivo maschile singolare
impedì = voce del verbo impedire ire 3^ coniugazione modo indicativo tempo passato remoto 3^ persona singolare
ai = preposizione articolata formata da a + i
pescatori = nome comune di persona maschile plurale
di = preposizione semplice
uscire = voce del verbo uscire ire 3^ coniugazione modo infinito tempo presente
dal = preposizione articolata formata da da + il
porto = nome comune di cosa maschile singolare

8.
Matteo = nome proprio di persona maschile
ha bevuto = voce del verbo bere ere 2^ coniugazione modo indicativo tempo passato prossimo 3^ persona singolare
un = articolo indeterminativo maschile singolare
bicchiere = nome comune di cosa maschile singolare
d' (di) = preposizione semplice
acqua = nome comune di cosa femminile singolare
minerale = aggettivo qualificativo di grado positivo maschile singolare
frizzante = aggettivo qualificativo di grado positivo maschile singolare

9.
Gli = articolo determinativo maschile plurale
zii = nome comune di persona maschile plurale
partiranno = voce del verbo partire ire 3^ coniugazione modo indicativo tempo futuro semplice 3^ persona plurale
all' (alla) = preposizione articolata formata da a + la
alba = nome comune di cosa femminile singolare
per = preposizione semplice
un = articolo indeterminativo maschile singolare
lungo = aggettivo qualificativo di grado positivo maschile singolare
viaggio = nome comune di cosa maschile singolare

10.
La = articolo determinativo femminile singolare
mamma = nome comune di persona femminile singolare
uscirà = voce del verbo uscire ire 3^ coniugazione modo indicativo tempo futuro semplice 3^ persona singolare
nel = preposizione articolata formata da in + il
pomeriggio = nome comune di cosa maschile singolare

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Dettato ortografico: a o ha, o od ho, ai o hai, anno o hanno

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Dettato ortografico

a o ha
  1. Laura ha mangiato troppo ed ora ha mal di pancia.
  2. Luisa non ha ancora riordinato la sua cameretta.
  3. Francesco ha portato a scuola il suo cagnolino.
  4. Mario ha ripetuto la lezione a Dario.
  5. Nel fine settimana andrò a sciare a Bardonecchia.
o od ho
  1. Ho sonno! Andrò a dormire presto!
  2. Non so se studiare o giocare con il telefonino.
  3. Ho scritto un messaggio a Giulio.
  4. Preferisci la mela o la banana?
  5. Io ho una penna di colore rosa.
ai o hai
  1. Quei miei amici hanno giocato tutto il pomeriggio ai giardini pubblici.
  2. Sabato prossimo porterò un regalo ai miei nonni.
  3. Hai telefonato a Sara? No, era ormai troppo tardi.
  4. Dove hai comprato quel libro di avventure?
  5. Ai miei amici non piacciono quei video che hai comprato.
anno o hanno
  1. I nostri amici hanno scritto che verranno a trovarci il prossimo anno.
  2. Alcuni bambini non hanno studiato la lezione.
  3. Le cuoche hanno preparato un'ottima pizza. 
  4. Gli astrologi hanno previsto che il 2018 sarà un anno di grande prosperità.
  5. Nel nuovo anno mi impegnerò di più durante le lezioni. 

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Come usare la punteggiatura: spiegazioni ed esercizi per la scuola primaria.

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Mi piace pensare ai vari segni della punteggiatura come alle pause di uno spartito musicale nel quale le parole sono le note e i segni d’interpunzione le pause, i tempi dell’opera. Il compositore è libero di creare musica come desidera; mentre compone l’opera suona il pianoforte e sovente cambia le pause, talvolta cambia le note, e la musica cambia. E’ ciò che avviene quando si scrive, se sposti una virgola cambia il senso di quanto vogliamo affermare. La grammatica non può dettarci una regola che non ha regola. Sta a noi valutare attentamente quando occorra o meno inserire nello scritto il segno che ci sembra più adatto allo scopo. Il buon senso e la logica sono la regola non scritta a cui dobbiamo fare riferimento.

Un esempio:

Grazia impossibile

In tempi passati fu presentata ad un re una domanda di grazia di un condannato in prigione. Il re lesse e dettò al suo ministro:
- Grazia impossibile, lasciarlo in prigione.
Il ministro, però, non conosceva bene l’uso della virgola e scrisse:
- Grazia, impossibile lasciarlo in prigione.
La lettera fu spedita al direttore della prigione che liberò sul momento il povero condannato. Tutto per lo spostamento di una virgola.”

Nel sito mi auguro possiate trovare risposte adeguate ad una delle tematiche più complesse dell'insegnamento della lingua italiana nella scuola primaria. Eccovi tutti i link sinora a disposizione:










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Scheda di grammatica: le esclamazioni o interiezioni - Spiegazioni, esercizi di grammatica, prove di verifica.

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Le esclamazioni o interiezioni

L'interiezione, o esclamazione, è quella parte invariabile della grammatica che esprime uno stato d'animo improvviso: gioia, dolore, stupore, rabbia, delusione ecc. ed è seguita dal punto esclamativo (dal latino interectio – interectionis “inserzione”).
Le interiezioni si distinguono in due principali categorie: le interiezioni proprie e le interiezioni improprie
Le interiezioni proprie più comuni sono: ah!, oh!, ahi!, ehi!, ahimè!, ih!, uh!, ecc. 
Le interiezioni improprie possono essere aggettivi, nomi, verbi, avverbi o gruppi di parole come ad esempio: Evviva! Forza! Suvvia! Attento! Bene!
ecc.

Inserisci nelle seguenti frasi l'esclamazione che ti sembra più adatta:
  1.  .....! Che male!
  2.  .....! Che meraviglioso spettacolo!
  3.  .........! Corriamo a scuola! Siamo in ritardo!
  4. .....! Di qui non si passa!
  5. Abbiamo vinto la partita, .........!
  6. Com'è triste! ..........!
  7. .....! Era ora che arrivassi a casa!
Sottolinea in rosso le esclamazioni e forma con ognuna di esse delle frasi:
  1. Mamma mia! Che mal di denti!
  2. Mi hanno rubato lo zaino, al ladro!
  3. Non so proprio cosa dirti, mah!
  4. Urrà! Ho risolto il problema!
  5. Toh! Chi si rivede!
  6. Ce la farai a superare l'esame, coraggio!
  7. Non ne posso più, basta!
  8. Auguri! Buon anno!   
  9. Eh! Non è mica bello quello che hai fatto!
Verifiche

Leggi le frasi dei due esercizi dando ad ognuna la giusta intonazione

Scrivi 5 frasi con le esclamazioni proprie e 5 con le esclamazioni improprie


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Nuovo regolamento visite fiscali e assenze per malattia

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Nella G.U. -Serie Generale- n.302 del 29-12-2017, è stato pubblicato il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione pubblica,  n. 206  del 17 ottobre 2017, recante le modalità per lo svolgimento delle visite fiscali e per l'accertamento delle assenze dal servizio per malattia, nonchè l'individuazione delle fasce orarie di reperibilità per i dipendenti pubblici.

Di seguito, gli aspetti salienti dello stesso.

Richiesta della visita di controllo
Mediante l’utilizzo del canale telematico dell'INPS, la visita fiscale può essere richiesta fin dal primo giorno di assenza dal servizio per malattia.
Conseguentemente, l'INPS la assegna ai medici incaricati di effettuare le visite fiscali domiciliari. La visita, inoltre, può essere richiesta anche su iniziativa dell'INPS.

Svolgimento delle visite fiscali
Le visite fiscali possono essere effettuate anche in prossimità delle giornate festive e di riposo settimanale, con cadenza sistematica e ripetitiva.

Fasce orarie di reperibilità
Sono fissate secondo i seguenti orari: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Sussiste l'obbligo di reperibilità anche nei giorni non lavorativi e festivi.

Esclusioni dall'obbligo di reperibilità
Sono escluse le assenze riconducibili ad una delle seguenti circostanze:
-       patologie gravi che richiedono terapie salvavita;
-       causa di servizio riconosciuta ascrivibile alle prime tre categorie della Tabella A allegata al DPR 30/12/1981, n. 834, oppure a patologie rientranti nella Tabella E del medesimo DPR;
-       stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta, pari o superiore al 67%.

Verbale di visita fiscale
E’  redatto dal medico e trasmesso telematicamente all'INPS, nonchè messo a disposizione del dipendente sull’apposito servizio telematico predisposto dall'INPS.
L'esito del verbale è pubblicato sul portale dell'INPS dal datore di lavoro.

Variazione dell'indirizzo di reperibilità
L'eventuale variazione dell'indirizzo di reperibilità, durante il periodo di prognosi, va comunicato preventivamente all'amministrazione di appartenenza, che a sua volta ne dà tempestiva comunicazione all'INPS.

Mancata effettuazione della visita fiscale
Qualora il dipendente sia assente al controllo all'indirizzo di reperibilità fornito, il medico fiscale rilascia apposito invito a visita ambulatoriale per il primo giorno utile presso l'Ufficio medico legale dell'INPS competente per territorio. Immediata comunicazione motivata a riguardo, viene data al datore di lavoro che l'ha richiesta.

Mancata accettazione dell'esito della visita
Se il dipendente non accetta l'esito della visita fiscale, il medico è tenuto ad informarlo del fatto che deve eccepire il dissenso seduta stante.
Il medico annota sul verbale il manifestato dissenso che deve essere sottoscritto dal dipendente e contestualmente invita lo stesso a sottoporsi a visita fiscale, nel primo giorno utile, presso l'Ufficio medico legale dell'INPS competente per territorio, per il giudizio definitivo.
In caso di rifiuto a firmare del dipendente, l'INPS predispone apposito invito a visita ambulatoriale.

Rientro anticipato al lavoro
Ai fini della ripresa dell'attività lavorativa, per guarigione anticipata rispetto al periodo di prognosi inizialmente indicato nel certificato di malattia, il dipendente è tenuto a richiedere un certificato sostitutivo al medesimo medico che ha redatto la certificazione di malattia ancora in corso di prognosi oppure ad altro medico in caso di assenza o impedimento assoluto del primo.


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Gli aggettivi e i pronomi numerali: spiegazioni ed esercizi di grammatica. - I numeri romani

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Gli aggettivi e i pronomi numerali indicano una quantità ben precisa. Si dividono in cardinali e ordinali:
cardinali: uno, cinque, dieci, mille, ecc.
ordinali: primo, quinto, decimo, millesimo, ecc.
Gli ordinali si esprimono anche con le cifre romane IV > 4 oppure 4°
I simboli usati sono i seguenti:

1 > I
5 > V
10 > X
50 > L
100 > C
500 > D
1000 > M

Trasformo i numeri cardinali in ordinali con i numeri romani:

8  > VIII
12 > XII
9 > IX
14 > XIV
52 > LII
62 > LXII
120 > CXX
169 > CLXIX
800 > DCCC
1003 > MIII
1050 > ML

Individuo nelle seguenti frasi i numeri cardinali e ordinali, poi li sottolineo con colori diversi:
  1. Arrivai primo partendo dalla corsia numero tre.
  2. Ho acquistato sei matite.
  3. Febbraio è il secondo mese dell'anno.
  4. Frequento la classe quinta della scuola primaria.
  5. Sono seduto al terzo banco.
Sottolineo nelle seguenti frasi gli aggettivi numerali in rosso e i pronomi in blu:
  1. Mi sono classificato al terzo posto nella gara di scherma.
  2. Vuole sempre essere il numerouno.
  3. Il primomese dell'anno è gennaio, il settimoè luglio.
  4. C'erano trenta persone in coda, io ero la quinta.
  5. Trenta giorni ha novembre, con april, giugno e settembre, di ventotto ce n'è uno, tutti gli altri ne han trentuno.
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Aggettivi e pronomi possessivi: proposte operative di apprendimento

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Comprendo ed uso in modo corretto l'aggettivo e il pronome possessivo:


Aggettivi e pronomi possessivi
Gli aggettivi e i pronomi possessivi sono: mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro, proprio ed altrui.
Analizziamo le frasi e illustriamo con una vignetta:


- Questo non è il tuo pallone!
- Sì, è il mio!
Il tuo pallone > aggettivo
Il mio (pallone) > pronome


Sostituisci le espressioni sottolineate con l'aggettivo possessivo adatto:
  • Prestami il vocabolario che hai tu.
  • Prestami il tuo vocabolario.
  • La classe che frequentiamo noi.
  • La nostra classe.
  • Ognuno deve curare le cose che ha.
  • Ognuno deve curare le proprie cose.
  • Le idee che voi avete.
  • Le vostre idee.
Completa le frasi con l'aggettivo possessivo adatto.
  1. Da grandi vogliono fare gli astronauti è il loro desiderio.
  2. Bisogna rispettare le idee altrui.
  3. Non tutti hanno il coraggio di ammettere i propri errori.
  4. Gaia cura molto il suo aspetto.
Sottolinea in rosso gli aggettivi possessivi e in blu i pronomi possessivi.
  1. I miei occhiali sono sul tavolo, i tuoi, nonna, sono sul divano.
  2. Non credo completamente a questa storia; voglio sentire la vostra versione dei fatti e anche la loro.
  3. La mia gatta fa spesso le fusa.
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Il sito didattica scuola primaria propone una serie di link relativi agli aggettivi inerenti al lavoro svolto in classe dalle bambine e dai bambini nella scuola primaria. Non è detto che non possano risultare utili quale spunto per le varie attività didattiche. Puoi accedere a tutti i post relativi a questo argomento ai seguenti link:

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